Corso Vittorio Emanuele II, 23; 10125, Torino.

Sala prove: Via Principe Tommaso, 1; 10125, Torino.

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 Il Coro si riunisce per le prove ogni mercoledì alle ore 20.00.

 

 


 

               

 

Storicamente l’allusione è al Tempio di Gerusalemme: celebrazione della nuova alleanza con l’umanità stabilita da Dio in Cristo. Il tempio designa l’edificio del culto, mentre il termine “chiesa” indica piuttosto l’assemblea dei credenti. Oggi, in ambito evangelico, si usano entrambi i termini (tempio, chiesa) per indicare il luogo che ospita il culto domenicale; nel protestantesimo non esiste né la concezione del luogo sacro né quella di oggetti sacri, perché tutta la terra e i suoi abitanti appartengono a Dio senza distinzioni.
L’evoluzione architettonica dei templi valdesi (il primo fu costruito nella primavera del 1555 in Val d’Angrogna, in località S. Lorenzo) è strettamente connessa con le condizioni del ghetto e della subalternità in cui i fedeli furono costretti nelle vallate alpine del pinerolese sino alla loro emancipazione attraverso il riconoscimento dei diritti civili (Lettere patenti di Carlo Alberto, 1848). I templi del XVI-XVIII secolo sono a pianta rettangolare o quadrata, con il pulpito a latere, e arredati solo con panche in legno; si presentano rigorosi, lineari, privi di decorazioni, immagini e statue, nel rispetto del Comandamento che ne vieta l’uso (Esodo 20: 4-6); sulle pareti compaiono talvolta citazioni bibliche.
Con l’emancipazione il desiderio di essere visibili e presenti nella società italiana induce a costruire edifici per il culto evangelico, in molte regioni d’Italia, in modo che si riconosca immediatamente la tipologia ecclesiastica; si va dallo stile neogotico-eclettico del Tempio Valdese di Torino (architetto Luigi Formento, edificato nel 1853) a progetti moderni e razionali in cui la sala di culto è spesso utilizzata anche per altre manifestazioni culturali, musicali e sociali.
Il Tempio torinese, ubicato in corso Vittorio Emanuele II, si apre con un grande vestibolo (metri 17x6), che accoglie i fedeli e i visitatori; la struttura interna è articolata in tre navate: in quella centrale, molto ampia, sono disposti i banchi per la comunità, in quelle laterali, più strette, si trovano banchi longitudinali in doppia fila. Tutto converge verso un’ampia abside, al centro della quale è posto il tavolo per la celebrazione della Santa Cena: su di esso, accanto ad una croce in legno (priva del Cristo crocifisso, poiché l’accento cade sul Cristo risorto), è aperta una Bibbia a significare la centralità della Parola di Dio nella vita dei credenti. Dietro si erge il pulpito per la predicazione: si tratta di una splendida costruzione lignea del 1870, dovuta all’opera della Bottega artigiana Quarelli. Cinque pannelli finemente scolpiti riproducono simboli e testi biblici.
Sulla parete opposta all’abside si colloca la cantoria, sede preferenziale del Coro valdese, che esegue inni durante i culti delle solennità. Vi si trova pure un grande organo a muro, realizzato ai primi del Novecento dalla ditta Vegezzi-Bossi e attualmente non in funzione: lo sostituisce, accanto all’abside, un organo positivo armonizzato secondo lo stile bachiano (unico esemplare in città), firmato dalla ditta Pinchi di Foligno nel 1997.
Tentacinque grandi vetrate a colori, realizzate nel secondo dopoguerra dal pittore Vincenzo Taccia, contribuiscono, con la luce calda e soffusa che da esse traspare, a mantenere un’atmosfera idonea al raccoglimento e alla preghiera.
Il tempio è strutturalmente collegato ai locali della retrostante Casa Valdese secondo il modello tedesco della “Gemeindehaus”. Il culto domenicale è celebrato alle ore 10.30.
 
 La sua splendida acustica ed il profondo legame tra questa comunità e la pratica musicale condivisa, han fatto sì che il Tempio Valdese di Corso Vittorio divenisse
ovvero un'importante perla nella collana dei centri culturali della città.
 
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Organo Pinchi, Opus 412
  
 
 Organo Tempio Valdese Torino
 
 
Caratteristiche
  • Due manuali di 54 note;
  • Pedaliera di 30 note;
  • 17 registri, 20 file;
  • Meccanica sospesa per le tastiere e meccanica per il pedale e i registri;
  • 950+ canne;
  • Accordatura: 415 Hz - Werckmeister III.

 

Composizione fonica

I: Hauptwerk
Prinzipal 8'
Oktave 4'
Mixtur IV fach
Rohrflöte 8'
Flöte 2'
Gedackt 16'
Flöte 4'
Krummhorn 8'
II: Brustwerk
Gedackt 8'
Rohrflöte 4'
Nasat 3'
Prinzipal 2'
Terz 1 3/5'

Pedal
Subbass 16'
Flöte 8'
Prinzipal 4'
Posaune 16'

 

Unioni
I / Ped
II / Ped
II / I


 

 

 

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